Registrato: 03/03/08 17:03 Messaggi: 330 Residenza: Napoli
Inviato: Mar Mag 05, 2009 4:15 pm Oggetto:
lucibill ha scritto:
No non ho nessuna difficoltà a cantarla e ricordo perfettamente la melodia,la difficoltà è che non so come "costruire il file" mp3.
Ciao lucibill. Per ottenere un file Mp3 con la tua voce, basta che ti procuri un lettore Mp3 portatile. Hanno un microfono integrato e registrano direttamente in formato Mp3. Ti basta trasferire poi il file sul PC e in seguito Hostarlo mediante il sito che già precedentemente Paolo ti segnalava. Se non hai particolare esigenze, in giro trovi apparecchi dalla capacità di 1 Giga a meno di 10 euro. Dai lucibill, canta per noi! _________________
Registrato: 26/09/07 23:57 Messaggi: 332 Residenza: Firenze
Inviato: Mar Mag 05, 2009 9:04 pm Oggetto:
Ciao Livornese! (scusami se ti chiamo così,ma il tuo nik è troppo lungo) Ho atteso che altri si facessero avanti prima di riprendere l'argomento Ciampi.Belle anche le foto che hai postato.
Mi permetto di contribuire con la foto di due disegni dedicati a Piero,che una comune amica possiede (Livornese anche lei),e di una sua canzone.
Piero Ciampi - Il Vino.mp3 - 3.25MB
No non ho nessuna difficoltà a cantarla e ricordo perfettamente la melodia,la difficoltà è che non so come "costruire il file" mp3.
Ciao lucibill. Per ottenere un file Mp3 con la tua voce, basta che ti procuri un lettore Mp3 portatile. Hanno un microfono integrato e registrano direttamente in formato Mp3. Ti basta trasferire poi il file sul PC e in seguito Hostarlo mediante il sito che già precedentemente Paolo ti segnalava. Se non hai particolare esigenze, in giro trovi apparecchi dalla capacità di 1 Giga a meno di 10 euro. Dai lucibill, canta per noi!
Appena ho un pò di tempo ci provo,grazie della dritta.
Registrato: 03/03/08 17:03 Messaggi: 330 Residenza: Napoli
Inviato: Mer Mag 06, 2009 3:39 pm Oggetto:
Giusto e bello ricordare Piero Ciampi. Un artista, la cui voce trasmette il dolore dell'anima.
La sensibilità delle persone, come sempre viene fuori attraverso l'umana sofferenza. _________________
Cari amici (quattro gatti) nella nostra carrellata 1948 - 2009 tocca ora al Poeta.
Chi è il Poeta ? L'essere umano che con un lessico semplice, preciso e fulminante descrive la vita sua e dei compagni di strada in tutte le luci e le ombre. Quali sono i poeti italiani "ufficiali" del 900 ? Secondo la mia opinione Ungaretti, Saba, Sandro Penna, Pier Paolo Pasolini, Antonia Pozzi, Pavese, Caproni ed altri che non conosco (prego intervenire con i vostri contributi). Accanto a questi dobbiamo senza dubbio ricordare il Poeta: Fabrizio De Andrè. I contenuti dei suoi testi sono lucidi, sinceri ricchi di umanità e aiutano a vivere. A questo si aggiunge la musica che io non so giudicare perchè incompetente, però mi piace. De Andrè è un Poeta molto conosciuto sia tra i vecchi che tra i giovani, i suoi testi sono spontaneamente ricordati a memoria, a differenza di molti poeti "ufficiali". Che ne dite ? _________________ SINE SOLE SILEO
Paolo aiuta anche me!!
Ti faccio i complimenti per la tua preparazione ma quella canzone la ricordo solo io?
Eppure passava spesso alla radio,ricordo che avevo un vecchio transistor a pile che di marca faceva:"Kenio Nippon"
Eravamo a fine anni 60 inizio 70 che ascoltavo ininterrottamente o radiomontecarlo oppure radiocapod'istria e c'erano le dediche coi tappini della cera grey,ma è possibile che un così bel testo non sia rimasto in mente a nessuno?
Ho cercato con google ecc ma nisba,qualcuno ha qualcosa da suggerirmi?
Ciao Lucibill,mi piacerebbe poterti aiutare nella ricerca,ma sinceramente il testo non mi ricorda nessuna canzone.Se ti ricordi il motivo potresti cantarlo e registrarlo in Mp3 con il computer,come ti viene ti viene,senza paura di sbagliare.Poi come è gia stato suggerito dal nostro caro Elfo in un'occasione simile alla tua,ce lo posti nel forum,tramite questo hosting audio: http://www.zshare.net/
Se trovi qualche difficoltà scrivi,siamo tutti pronti a darti una mano.
http://www.zshare.net/audio/59669089cb796822/
Ecco il link della mia interpretazione a pancia satolla,tappatevi le orecchie e speriamo vi aiuti a trovare il titolo e l'interprete altrimenti l'anno prossimo la presento a S.Remo come "nuova canzone"dato che nessuno la conosce.E'una buona idea?
Un bacio a tutto il forum.
Registrato: 03/03/08 17:03 Messaggi: 330 Residenza: Napoli
Inviato: Gio Mag 07, 2009 4:34 pm Oggetto:
vivahappysoft ha scritto:
Cari amici (quattro gatti) nella nostra carrellata 1948 - 2009 tocca ora al Poeta.
Evitando di fare delle liste troppo lunghe, ai già citati e meritevoli, aggiungerei anche Gabriele D’Annunzio, Eugenio Montale e Salvatore Quasimodo (premio Nobel per la letteratura).
Venendo a Fabrizio De Andrè, che dire? Io ho amato la sua arte sin dal primo ascolto. Ne conservo i vinili.
Lo spessore delle parole delle sue canzoni, unito allo spessore della sua voce producevano come avviene in una magica alchimia un’attrazione irresistibile.
Non mi dilungo, finirei col ripetere quanto già si è detto su questo incredibile uomo e artista.
In fondo, tutti lo conoscono sia come uomo di musica che come poeta.
Poeti , lo siamo un po’ tutti. Vi è chi riesce a dare corpo alle emozioni attraverso le parole (compito del poeta scrittore), vi è poi chi riesce a far ridiventare emozioni, le parole lette, (compito affidato al poeta lettore, ovvero noi).
Vi è poi chi non ama la poesia, in quanto non poeta, egli non riesce a tradurre le parole lette o ascoltate in emozioni , e viceversa.
De Andrè lo sapeva fare. De Andrè ci riusciva. De Andrè, dava attraverso le sue parole, corpo all’amore, al dolore…
De Andrè, prendeva un’emozione, e come uno scultore, plasmava e dava forma e corpo alle parole.
La voce era il suo scalpello.
Fabrizio lo era, lo era ma non amava definirsi un poeta. Ricordo una vecchia intervista concessa a Vincenzo Mollica e varie volte riproposta in RAI, egli alla domanda se si considerasse un cantautore oppure un poeta rispose :« Benedetto Croce diceva che, fino all'età di diciotto anni, tutti scrivono poesie, dai diciotto anni in poi rimangono a scriverle solo due categorie di persone: i poeti e i cretini. Quindi io, precauzionalmente, preferirei considerarmi un cantautore.»
Naturalmente, da queste sue parole, emerge l’intelligenza di un uomo che giocando di anticipo, si cautelava contro qualche imbecille di turno, che pur di sparlare avrebbe polemizzato mettendo in dubbio la sua arte poetica se egli si fosse definito tale.
La sua musica? Non era accademica, non era mozartiana, ma neanche commerciale, o per così dire, "MUSICA DI CONSUMO".
Era ciò che serviva però per dare forza e invito all’ascolto. Una musica troppo ricca e fine a se stessa avrebbe eclissato la forza dei testi. Bisognava invece, dare più importanza alla voce, al suo messaggio. _________________
Registrato: 26/09/07 23:57 Messaggi: 332 Residenza: Firenze
Inviato: Gio Mag 07, 2009 9:55 pm Oggetto:
Fabrizio è uno fra i più conosciuti ed amati cantautori italiani di sempre, sicuramente uno fra i più importanti.
Nelle sue opere ha cantato prevalentemente storie di emarginati, ribelli e diseredati. Molti suoi testi sono dei veri e propri componimenti poetici e, come tali, inseriti nella gran parte delle antologie scolastiche di letteratura. Per gli amici e gli ammiratori fu semplicemente Faber.
Di spirito anarchico e formazione culturale di profondo spessore, Fabrizio De André ha pubblicato nella sua lunga carriera, dal 1960 al 1996, una ventina di album; un numero relativamente contenuto (mediamente un album ogni due anni), ma che non sorprende chi gli ha sempre riconosciuto una maggiore attenzione alla qualità rispetto alla quantità.
Io posso solo raccontare come ho scoperto per la prima volta questo grande Artista;era un sabato pomeriggio tardi del novembre 1963,eravamo a spasso per il mercato di S.Lorenzo a Firenze dove c'erano allora alcune bancarelle dove venivano venduti dischi usati,quelli da juke-box per capirci,e anche dischi nuovi fuori dal mercato tradizionale.Per noi ragazzini squattrinati e amanti della musica una vera manna,potevamo portarci a casa una decina di 45 giri con meno di mille lire!Mi ricordo ancora il bancarellaio,lo chiamavamo Sandrone,data la stazza.Questo mi fà: 'o che la voi una novità di quelle coi fiocchi? gliè roba tosta...e l'hanno censurata alla radio...'e parla di puttane...'gliè un cantantino novo,'e si chiama Fabrizio...Però 'e te lo dico prima,questo gliè novo da sverginare,'e costa 400 lire! Dopo la solita trattativa a suon di discorsi e lamenti,io e il mio amico concludiamo l'affare,scuciamo le nostre lirette al buon Sandrone,e via di corsa a casa mia per ascoltare questa novità,porta del salone rigorosamente chiusa e volume basso per evitare rimproveri dai "matusa"! Che tempi ragazzi!!!!
Per farla breve il 45 giri era Il Testamento.Una novità assoluta e furi da ogni contesto musicale di quegli anni.
Bando alla nostagia! Vi posto il link di Crêuza de mä,al Brancaccio di Roma,un concerto indimenticabile al quale ho assistito in compagnia e grazie all'amico Mauro. Una serata indimenticabile per tutti.
http://www.youtube.com/watch?v=Mq1wJcQlDZY
Tu mi sfondavi col tuo corpo
mentre due dei tuoi
si divertivano a tenere
larghe le mie gambe
e ogni volta che spingevi
con rabbia lo facevi
mentre di dentro
morivo dal dolore
Con uno straccio in bocca
fermavi le mie grida
e quando poi esausto
da me tu sei uscito
a turno i tuoi compagni
han ricominciato
tu ridevi
mentre sanguinavo
La tua malvagità ah
nel mio grembo morirà ah
poichè è proprio dal mio grembo
che rinascerai
e mentre in cuor mio
per sempre morirai
e come un fiore dal mio grembo tu
rinascerai (SEGUE CORO)
Una cantante di casa mia... ebbe un successo enorme nel 1969 poi così e così, ma sempre più che dignitosa.
Amica di Piero Ciampi (per quanto possibile)
Cantante e titolo canzone ?
Per chi "vince", come premio, un bel reportage su " Toscana misteriosa" _________________ SINE SOLE SILEO
Registrato: 26/09/07 23:57 Messaggi: 332 Residenza: Firenze
Inviato: Gio Mag 07, 2009 11:00 pm Oggetto:
E' la proprietaria dei disegni che ho postato.... Il successo di Nada non è finito,diciamo che si è spostato dalla canzone commerciale,a quella più impegnata,e poi c'è il teatro dove lei ha grandi successi anche adesso,anzi forse più di prima.La parola anche a gli altri.
Io gioco in casa tienimi fuori classifica
Ciao!
Ciao Lucibill,mi piacerebbe poterti aiutare nella ricerca,ma sinceramente il testo non mi ricorda nessuna canzone.Se ti ricordi il motivo potresti cantarlo e registrarlo in Mp3 con il computer,come ti viene ti viene,senza paura di sbagliare.Poi come è gia stato suggerito dal nostro caro Elfo in un'occasione simile alla tua,ce lo posti nel forum,tramite questo hosting audio: http://www.zshare.net/
Se trovi qualche difficoltà scrivi,siamo tutti pronti a darti una mano.
Ciao, oggi mentre ero sul trattore che preparavo l'erba fresca da cibare le mie vacche,canticchiavo la "canzone ignota"e chissà come da un cassetto della memoria mi è venuto in mente l'inizio della canzone che avevo dimenticato,riporto di seguito il testo più completo:
Ero un bambino e già pensavo
"ma quella lì non mi scappa più"
stavo nel banco proprio dietro lei e così non studiavo mai,
e mi piaceva e mi piaceva
le trecce nere le tiravo lei pian piano
si voltava verso me ,tremava un pò.
pippi piipipi pipipipipi pippipippipi
a casa sua come si fa da noi stavo lì
c'erano anche i suoi.
Ma un giorno venne un gran signore,
così in paese non ce n'era
veniva a prendersi quel fiore
era il più forte e lo capivo
ci soffrivo ma ero un'uomo
e dissi a lei "vedi un pò tu"
Pippi piripipi........
Quel giorno in chiesa fui invitato anch'io
stavo lì proprio dietro a lei
inginocchiata e bianca come mai
si voltò all'ave Maria
e mi piaceva e mi piaceva..
ma poi pensai che quella donna era già sposa e dopo il si
io me ne andai.
pi pi piiipi...
Passano gli anni e il tempo vola via e già
da un pò son sposato anch'io
ho due bambini grandi come me ma chi è
quella in casa mia.
e mi piaceva e mi piaceva ma un uomo piangere non deve
e mi piaceva e mi piaceva ma un uomo piangere non deve.
http://www.zshare.net/audio/59669089cb796822/
Ecco il link della mia interpretazione a pancia satolla,tappatevi le orecchie e speriamo vi aiuti a trovare il titolo e l'interprete altrimenti l'anno prossimo la presento a S.Remo come "nuova canzone"dato che nessuno la conosce.E'una buona idea?
Un bacio a tutto il forum.
Bravo Lucibill, non male l'interpretazione.
Purtroppo non mi viene in mente niente per il momento. Comunque ha un non so che di Adriano Celentano. Mah...
Vedo di riascoltarla ancora e cercare di trovare un indizio.
Registrato: 03/03/08 17:03 Messaggi: 330 Residenza: Napoli
Inviato: Ven Mag 08, 2009 4:39 am Oggetto:
vivahappysoft ha scritto:
Una cantante di casa mia... ebbe un successo enorme nel 1969 poi così e così, ma sempre più che dignitosa.
Amica di Piero Ciampi (per quanto possibile)
Cantante e titolo canzone ?
Per chi "vince", come premio, un bel reportage su " Toscana misteriosa"
Ciao vivahappysoft Il brano è "IL FIGLIO DEL DOLORE" di AdrianoCelentano- Mauro Spina tratto dall'album "Esco di rado e parlo ancora meno."
Narra di una violenza durante la guerra.
Il brano è duettato da Celentano e Nada.
LEI
Tu mi sfondavi col tuo corpo
mentre due dei tuoi
si divertivano a tenere
larghe le mie gambe
e ogni volta che spingevi
con rabbia lo facevi
mentre di dentro
morivo dal dolore
con uno straccio in bocca
fermavi le mie grida
e quando poi esausto
da me tu sei uscito
a turno i tuoi compagni
han ricominciato
tu ridevi mentre sanguinavo
la tua malvagità
nel mio grembo morirà
poiché è proprio dal mio grembo che rinascerai
e mentre in cuor mio
per sempre morirai
come un fiore dal mio grembo tu rinascerai
coro:
brala moma ruja tzvete kaino brala tai zaspala
brala moma ruja tzvete kaino brala tai zaspala
LUI
tu vuoi far nascere colui
che giudicherà
chi violentò la madre sua
nel giorno che lo concepì
io guardarlo non potrò
se un dì mi chiamerà
e mi racconterà che lui è figlio mio
lui mi disprezzerà e io maledirò
il giorno che la madre mia mi partorì
e mi abbandonerà e non avrà pietà
per le lacrime che io verserò
LEI
Tu gli racconterai
che tu non eri tu
ma solo il frutto di quell'odio
di chi amare non sa
figlio mio gli dirai
la mia malvagità
morì quel giorno che nascesti, nascesti tu
e gli dirai che tu pagherai i tuoi crimini
di fronte agli uomini e poi davanti a Dio
così lui capirà
che il suo vivere
è il seme di un amore che germoglierà
E l'odio finirà solamente se gli uomini sapran risorgere dentro di se
E l'odio finirà solamente se gli uomini sapran risorgere dentro di se
coro:
E l'odio finirà solamente se gli uomini sapran risorgere dentro di se
E l'odio finirà solamente se gli uomini sapran risorgere dentro di se
E l'odio finirà solamente se gli uomini sapran risorgere dentro di se
brala moma ruja tzvete kaino brala tai zaspala
E l'odio finirà solamente se gli uomini sapran risorgere dentro di se
brala moma ruja tzvete kaino brala tai zaspala
E l'odio finirà solamente se gli uomini sapran risorgere dentro di se
brala moma ruja tzvete kaino brala tai zaspala
TRADUZIONE CORO
* brala moma ruja tzvete kaino brala tai zaspala
* giovani donne che raccolgono fiori sui monti _________________
Registrato: 26/09/07 23:57 Messaggi: 332 Residenza: Firenze
Inviato: Ven Mag 08, 2009 5:54 am Oggetto:
Robby ha scritto:
lucibill ha scritto:
...
http://www.zshare.net/audio/59669089cb796822/
Ecco il link della mia interpretazione a pancia satolla,tappatevi le orecchie e speriamo vi aiuti a trovare il titolo e l'interprete altrimenti l'anno prossimo la presento a S.Remo come "nuova canzone"dato che nessuno la conosce.E'una buona idea?
Un bacio a tutto il forum.
Bravo Lucibill, non male l'interpretazione.
Purtroppo non mi viene in mente niente per il momento. Comunque ha un non so che di Adriano Celentano. Mah...
Vedo di riascoltarla ancora e cercare di trovare un indizio.
A presto
Questa Robby è Sotto le lenzuola....è quella che pensavi anche te?....
http://www.youtube.com/watch?v=q7UJ9pNZwuY
Una certa somiglianza c'è.......Ma anche con Un mondo d'amore di Morandi....
Il tuo testo Lucibill non riesco proprio a collocarlo da nessuna parte...
Ma aspettiamo a gettare la spugna!
Inviato: Ven Mag 08, 2009 11:29 pm Oggetto: Braviiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii....vi tocca il premio!
Ma è davvero necessario recarsi nei deserti del West americano per ritrovare tutto il fascino delle "ghost towns" minerarie, le città fantasma abbandonate non appena la vena del minerale si esauriva? Basta recarsi in Toscana nella Val di Cornia, ovvero in quel territorio semiselvaggio che si sviluppa alle spalle del promontorio di Piombino, a Sud di Livorno. Gli amanti del genere "western" sentiranno la mancanza del vento del deserto, quel vento che alza nuvole di polvere, fa cigolare i cardini delle porte dei saloons, porta con sè gli ululati dei coyotes e il suono mortale dei serpenti a sonagli.
Prima di Campiglia posteggiata l'auto ci si dirige ( a piedi) verso le miniere abbandonate di San Silvestro (una ora di cammino) e poi ancora un' ora si arriva alle rovine della rocca di San Silvestro che si vede molto bene da lontano.
La Rocca di San Silvestro è una fortezza militare medievale che si erge nel cuore della Maremma Livornese. Venne fatta costruire dalla nobile famiglia dei Della Gherardesca intorno all'Anno Mille, sulla cima di una montagna, raggiungibile soltanto attraverso un impervio sentiero nel bosco. Era inoltre difesa da una duplice cinta di mura e da un torrione centrale, costituendo così un baluardo praticamente inespugnabile. La motivazione di tale fortilizio è, ufficialmente, la difesa delle miniere e delle fucine sottostanti, nelle quali oltre al ferro venivano estratti e lavorati anche dei metalli preziosi. La popolazione della fortezza arrivò ad avere fino a 250 abitanti, ma nel corso del XV secolo iniziò il suo spopolamento, le cui cause, apparentemente repentine, restano tuttora ipotetiche. La Rocca venne ricoperta da una fitta vegetazione giungendo fino a noi in un buono stato di conservazione.
All'ingresso della rocca si vedono due tripli cinte incise nella roccia
La spiegazione ufficiale di tale presenza è che i guardiani della Rocca durante i loro turni di servizio si sedessero sui gradini a giocare a filetto
La presenza di una croce templare chiaramente incisa sul muro della Casa di Mezzo, oggi non più accessibile, suggerisce invece altre ipotesi legate alla presenza di una rappresentanza di Cavalieri Templari all'interno della rocca stessa.
Le foto non sono prese da internet, ma originali realizzate da vivahappysoft che si è rarrampicato sino qua.
Il resto alla prossima puntata! _________________ SINE SOLE SILEO
L'ultima modifica di vivahappysoft il Mer Mag 13, 2009 12:18 am, modificato 1 volta
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