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IL RICETTIERE...TANTI GUSTI X GRAFFIATI GIUSTI
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Autore Messaggio
koala1947



Registrato: 04/03/08 23:13
Messaggi: 37
Residenza: venezia

MessaggioInviato: Mar Mag 19, 2009 12:43 pm    Oggetto: Rispondi citando

Fegato alla veneziana

Il fegato alla Veneziana fa parte delle molte ricette tipiche della tradizione gastronomica veneta. Tra i vari piatti tipici, questo è sicuramente uno dei più conosciuti in tutto il mondo per il suo sapore inconfondibile e particolare che accosta il sapore deciso del fegato all'aroma dolce della cipolla.
Le origini di questo piatto, chiamato in dialetto veneto "figà àea Venexiana", risalgono addirittura al tempo dei Romani che usavano cucinare il fegato insieme ai fichi per coprirne l'odore un pò forte.
I Veneziani col passare del tempo sostituirono i fichi con le cipolle e fecero diventare questa ricetta una delle più apprezzate della cucina Veneta.

INGREDIENTI (per 4 persone):

600 gr di fegato tagliato a fette
2 cipolle bianche belle grosse
7/8 foglie di salvia
1 bicchiere abbondante di vino bianco secco
sale
pepe nero
olio
burro

Preparazione:

Tagliate le fetteine di fegato in listarelle larghe circa 2-3 cm e pulitelo dalle pellicine superficiali e dalle parti bianche; affettate la cipolla. Mettete in una padella la cipolla tagliata a fette, la salvia, olio ed un pezzo di burro. Fate appassire bene il tutto, quando la cipolla è pronta, mettete il fegato nella padella e rosolate per 1 minuto a fiamma vivace quando comincia a cambiare colore aggiungete il vino, non abbiate paura di meterne troppo, tanto evapora formando un bel sughetto. Fate cuocere ed infine salate e pepate (non salare prima altrimenti il fegato indurisce)Saltatelo ancora un attimo e servite ben caldo con polenta.
Vino consigliato: Merlot o Cabernet.
Buon appetito!!!

NB: Ottimale sarebbe usare il fegato di maiale che è gustosissimo ma un po' duro; solitamente si usa fegato di vitello o vitellone giovane.

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Tata Tatac



Registrato: 20/11/08 17:01
Messaggi: 59
Residenza: prov. di Torino - ITALY

MessaggioInviato: Mar Mag 19, 2009 2:18 pm    Oggetto: ricetta fegato Rispondi citando

Smile Eccola la differenza.... aveva ragione Augh a dirmi che qualche cosa, nella mia ricetta, non gli quadrava..... A me avevano detto di usare il vino rosso e, un momento prima di togliere dal fuoco, aggiungere una spruzzatina di aceto balsamico.
La prossima volta certamente gli piacerà di più.....
Grazie, ciao
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Tata Tatac
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koala1947



Registrato: 04/03/08 23:13
Messaggi: 37
Residenza: venezia

MessaggioInviato: Ven Mag 22, 2009 11:55 am    Oggetto: Tradizioni dolciarie veneziane Rispondi citando

"I Baicoi" I Baicoli

Sono il più famoso biscotto veneziano; sottili e croccanti, assai poco dolci, sono ottimi per un sobrio té, e ottimi come "cucchiaini" per panna o intinti nella cioccolata calda (offrire la cioccolata da bere all´ospite, era segno di distinzione nel protocollo della Venezia Antica, almeno dal sei-settecento, a dire dalle commedie dell´epoca); i Baicoli vengono talvolta serviti come conforto a vini dolci o liquorosi.

Ingredienti:

400 gr di farina 00
50 gr di burro fuso
50 gr di zucchero
1 bicchiere di latte
15 gr di lievito di birra

Preparazione:

Impastare 50 grammi di farina con il lievito sciolto in un pochino di latte tiepido e lasciar riposare il panetto fino a farne raddoppiare il volume.
Mettere il resto della farina mescolata con lo zucchero in una ciotola e impastare prima con il burro fuso e poi con il latte, sempre tiepido.

Aggiungere il panetto lievitato e amalgamarlo al resto. Metterlo a lievitare dentro il forno spento con un pentolino di acqua bollente per un´ora abbondante.

Dividere poi la pasta lievitata in 6 panetti e dar loro la forma di altrettanti cilindri discretamente cicciotti.
Metterli in forno a 180° per 15 minuti circa, meno si, più no.

I panini non completamente cotti vanno lasciati nella placca rivestita con la carta da forno per 24 ore. Trascorso questo tempo tagliarli a fettine sottili e rimetterli in forno a dorare a circa 200°. Vanno conservati affinchè non perdano la loro fragranza e croccantezza in un barattolo di latta ben chiuso.

Su tutte le scatole dei baicoli Colussi (pasticcieri veneziani che hanno reso famoso il baicolo nel mondo) sono riportati i seguenti versi dialettali:

No gh'è xe a sto mondo no più bel biscoto,
più fin, più dolse, più liziero e san
par mogiar ne la cicara o ne'l goto,
de'l baicolo nostro venessian!

Traduzione:
Non c'è al mondo no, più bel biscotto,
più fine, più dolce, più leggero e sano
per intingere nella tazza o nel bicchiere,
del baicolo nostro veneziano.

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